Che cos’è il rilievo topografico e come si fa?

Il rilievo topografico è una misurazione fondamentale che ogni geometra deve saper realizzare al meglio. Vediamo cos’è, come funziona e quali sono i suoi obiettivi e gli strumenti per realizzarlo.

Definizione di rilievo topografico

Il rilievo topografico permette di rappresentare graficamente un edificio e l’ambiente che lo circonda, attraverso la misurazione di dati precisi per ottenere e riportare su carta o digitalmente forma, pendenza e posizione degli elementi presenti nell’area da rilevare.

Si tratta di un rilievo indiretto, in cui vanno effettuati calcoli ed elaborazioni complesse per prendere le misure, e permette di misurare e gestire tramite software angoli, distanze oblique e dislivelli.

Possiamo distinguere due tipologie principali di rilievi topografici:

  • Altimetrici, in cui si calcolano i dislivelli rispetto alla superficie di riferimento misurandoli con le grandezze fisiche;
  • Planimetrici, in cui si calcola la posizione di punti specifici del terreno attraverso la misurazione di angoli e distanze.

Gli obiettivi

Questo tipo di rilievo è fondamentale per la rappresentazione del territorio e ha come obiettivi principali:

  • Raccogliere informazioni dettagliate per realizzare rappresentazioni cartografiche o segnare punti sulla superficie terrestre;
  • Analizzare il territorio, trovare elementi di riferimento e tracciare confini per realizzare studi per la progettazione e costruzione di un nuovo edificio;
  • Realizzare cartine o rappresentazioni catastali di un territorio o di un edificio esistente.

Gli strumenti da utilizzare

Il principale strumento per realizzare rilievi topografici completi è la stazione totale, nata dall’unione di teodolite ottico e distanziometro elettronico, due tecnologie che permettevano rispettivamente di misurare gli angoli e le distanze.

Lo strumento della stazione totale lavora con due diverse tecnologie:

  • Raggi infrarossi, che necessitano di un prisma riflettente per eseguire rilievi estremamente precisi;
  • Raggi laser, che consentono di rilevare punti anche in ambienti difficili da raggiungere.

Insieme alla stazione totale vengono utilizzati strumenti come GPS e GNSS, e per realizzare un rilievo più preciso, accurato e veloce spesso si utilizza in sinergia anche la strumentazione per il rilievo laser scanner.

Le fasi del rilievo oltre il rilievo stesso

Ovviamente quando si parla di rilievi topografici non si intende semplicemente la fase esecutiva, ma come per qualsiasi altra tipologia di rilievo si fa riferimento anche alla fase di preparazione del rilievo e alle fasi successive, ovvero alla riproduzione grafica dell’elaborato e i lavori conseguenti.

In fase di preparazione dei rilievi topografici è importante conoscere il territorio, facendo un sopralluogo sul sito del rilievo per capire la strategia d’azione, ma soprattutto bisogna dedicare particolare attenzione ai documenti relativi, ad esempio carte catastali, visure e mappe della zona.

Questa prima fase è fondamentale quanto la fase di rilievo stesso, in quanto la realizzazione di un rilievo topografico preciso e accurato è fondamentale per le fasi successive dei lavori, prime tra tutte quelle dei rilievi di tracciamento.

I rilievi di tracciamento vengono realizzati in cantiere e permettono di eseguire un’attività di progettazione dettagliata, assicurandosi che tutti gli elementi del progetto siano in linea con le planimetrie e che vengano collocati tutti nella giusta posizione.