I consigli per estrarre modelli 3D efficienti dalla nuvola di punti 

Sfruttare lo Scan to BIM per ottenere un modello 3D dalla nuvola di punti può sembrare un processo semplice, ma nasconde numerose insidie, in particolare se non si seguono i giusti consigli.

Vediamo quali sono i consigli per estrarre modelli 3D funzionali dalla nuvola di punti e ottimizzare i processi.

Lo Scan to BIM e la nuvola di punti

Poter estrapolare un modello 3D partendo dalla nuvola di punti significa non dover più realizzare da zero un modello 3D dell’opera, rendendo più semplici e veloci le procedure.

Questo è possibile attraverso la metodologia Scan to BIM, che permette di realizzare una versione 3D dell’opera As Built, come costruita, contenete tutte le informazioni relative al progetto e alla sua vita.

Per farlo è necessario avere a disposizione un software BIM, in grado di riconoscere gli elementi presenti nella nuvola di punti e di convertirli in oggetti tridimensionali completi di ogni informazione.

Come estrarre un modello 3D di qualità dalla nuvola di punti

Estrarre un modello 3D dalla nuvola di punti può nascondere numerose insidie fin dal primo momento di raccolta dati. Come si possono semplificare i processi e ottenere così modelli 3D di qualità?

Partire da un rilievo svolto in modo efficace

Il primo passo per ottenere un modello 3D di qualità partendo dalla nuvola di punti è quello di realizzare un buon rilievo laser scanner, con attrezzature di qualità e personale tecnico capace.

In questo modo il rilievo sarà più veloce, completo e soprattutto facile da elaborare e trasformare in una nuvola di punti. 

Avere a disposizione i giusti strumenti

Una volta realizzato il rilievo si può passare all’elaborazione della nuvola attraverso un software di gestione della nuvola di punti.

Come sappiamo la nuvola dopo il rilievo può essere facilmente implementata e modificata, per realizzare un modello con tutti i dati necessari.

Per ottenere un modello digitale realizzato sulla base della nuvola di punti sono necessari software di ultima generazione, che permettono di:

  • Ottenere il modello 3D velocemente e in pochi passaggi;
  • Avere un modello dettagliato e preciso;
  • Evitare di perdere tempo in sopralluoghi in cantiere perché la nuvola di punti funge sempre da riferimento per il modello 3D.

Il consiglio è quello di utilizzare questi strumenti in modo intelligente, evitando di automatizzare tutto. È meglio prediligere strumenti semi-automatici, che permettono delle modifiche manuali per elaborare i dati, risparmiando così sulle tempistiche e limitando i margini di errore dell’automazione.

Selezionare solo i dati necessari

Molto spesso si pensa erroneamente che più dati si inseriscono in un modello 3D, più questo diventa valido ed efficiente. La realtà è però diversa, non sempre infatti tutti i dati raccolti sono necessari, ma soprattutto raccogliere una grande quantità di dati quando non necessario implica anche un aumento delle tempistiche e dei costi della scansione

Il consiglio, partendo fin dalla fase di rilievo, è quello di raccogliere solo i dati che servono, ovvero quelli necessari per il livello di dettaglio concordato con il committente. Questo è fondamentale per:

  • Rispettare le esigenze del cliente;
  • Ridurre le tempistiche di scansione;
  • Velocizzare il processo di importazione dei dati su software;
  • Velocizzare la realizzazione del modello.

Non solo, raccogliere e selezionare solo i dati necessari permette di scegliere il giusto livello di dettaglio necessario per il modello e di evitare di sovraccaricare eccessivamente il file.